La salute di tutto comincia da te: Un percorso per ritrovare l’equilibrio tra noi e la natura by Letizia Prosperi

La salute di tutto comincia da te: Un percorso per ritrovare l’equilibrio tra noi e la natura by Letizia Prosperi

autore:Letizia Prosperi [Prosperi, Letizia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti


Come affrontare il problema?

In quanto farmaci salvavita, gli antibiotici sono un bene comune da salvaguardare in tutti i modi. Come abbiamo visto, gli effetti e la gestione di questi strumenti sono estremamente sfaccettati, complessi e complicati e, proprio per questo, l’approccio della Salute planetaria può essere l’unico in grado di arginare il problema. Serve un approccio integrato, sistemico e multidisciplinare, con la collaborazione di tutte le figure coinvolte nello scenario: infettivologi, medici di famiglia, farmacisti, microbiologi, infermieri ma anche pazienti, aziende ospedaliere e istituti di ricerca, oltre che veterinari e professionisti in ambito di salute animale e ambientale. Servono anche finanziamenti e volontà politica, nonché un allineamento su tutti i fronti, a partire dal ministero fino ad arrivare alle regioni e ai singoli luoghi di cura. Per coordinare efficacemente ogni ambito c’è bisogno di piani di sorveglianza e monitoraggio, ma anche di formazione ai prescrittori di farmaci, a chi li utilizza e, soprattutto, è fondamentale investire in nuova ricerca, sia diagnostica che clinica.

Se la ricerca clinica, per scarsa convenienza economica e lentezza nei tempi di sviluppo, difficilmente in tempi brevi potrebbe portare a un nuovo antibiotico in grado di curare infezioni da batteri resistenti, avrebbe senso investire in strumenti di diagnosi precoce che potrebbero consentire ai medici di utilizzare solo terapie mirate per specifici patogeni, limitando il rischio di portare a nuove resistenze. Per fare un esempio, nel 2019 la Royal Society of Chemistry valutò un metodo che, attraverso un tipo di coltura idrodinamica di batteri, richiedeva solo un’ora dal prelievo della coltura per classificare correttamente i ceppi sensibili e resistenti.32 Con l’urgenza di fronteggiare questa crisi nascono progetti di finanziamento e studio in materia: come il AMR Action Fund (un fondo di un miliardo di euro lanciato dalle multinazionali del farmaco nel 2020 per investire in start-up innovative) che ha l’obiettivo di sviluppare quattro nuovi antibiotici entro il 2030,33 o l’americano Carb-X e Wellcome con un fondo di trecento milioni da investire in ricerca in questo campo.34 Uno dei mezzi innovativi per rallentare l’AMR è lo sviluppo di vaccini contro le malattie batteriche, che ridurrebbero il numero di infezioni e di antibiotici utilizzati come trattamento. Le vaccinazioni batteriche ad oggi più utilizzate sono quelle contro la difterite, il tetano e la pertosse, ma anche quella per il tifo dato da Salmonella typhi.35 Essendo le vaccinazioni meno soggette allo sviluppo di resistenze, potrebbe essere la strada giusta da intraprendere. Anche i vaccini contro le malattie virali hanno un potenziale importante, in quanto riducono il numero di infezioni che vengono poi trattate erroneamente con antibiotici e diminuiscono il rischio di sovrainfezioni batteriche per cui, poi, si deve ricorrere all’uso di questi.

Altro ruolo cruciale per il futuro dell’AMR potrebbe averlo l’intelligenza artificiale: nel 2023 due studi hanno identificato, analizzando con metodi di deep learning, milioni di diversi composti, una possibile nuova classe di antibiotici contro Staphylococcus aureus, enterococchi vancomicina-resistenti e Acinetobacter baumanii, tre dei superbatteri più problematici oggi. Ci vorrà tempo prima che vengano studiate e approvate ma è un inizio che dà un po’ di speranza.



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